13 febbraio 2020

L’Alto ufficio Onu per i diritti umani (OHCHR) ha pubblicato mercoledì un elenco di 112 aziende (94 con sede in Israele e 18 in altri sei paesi come Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Paesi Bassi, Thailandia e Lussemburgo) le quali – afferma il rapporto – operano negli insediamenti israeliani in Cisgiordania e pertanto “sollevano particolari preoccupazioni in materia di diritti umani”. Il ministro degli esteri israeliano, Israel Katz, ha definito la pubblicazione della lista una “resa vergognosa” alle organizzazioni che mirano a danneggiare Israele e ha accusato l’Alta Commissaria Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet, d’essersi messa al servizio della campagna pregiudizialmente anti-israeliana del movimento BDS. Katz ha anche sottolineato che la lista non ha valore legale e che venne commissionata nel 2016 dal Consiglio Onu per i diritti umani (UNHRC), composto da molti paesi che vìolano sistematicamente i diritti umani (qui l’elenco dei componenti attuali). “Lo stato di Israele non accetterà queste politiche discriminatorie e anti-israeliane”, ha concluso Katz. Benny Gantz, leader del principale partito d’opposizione Blu-Bianco, ha definito la pubblicazione della lista “un giorno nero per i diritti umani”. Israele ha sempre condannato l’imminente “lista nera” ricordando che gli insediamenti sorgono in un territorio conteso il cui status definitivo, in base agli accordi firmati dalle parti stesse, dovrà essere stabilito mediante negoziati, e che le aziende che vi operano non fanno nulla di illegale ed anzi spesso garantiscono beni e servizi ai palestinesi in conformità a quanto previsto dagli Accordi di Oslo. Per inciso, non risulta che il Consiglio Onu per i diritti umani abbia mai stilato analoghe liste di proscrizione per nessun territorio conteso o occupato (come Tibet, Cipro nord, Sahara occidentale ecc.). Alcune ore dopo la pubblicazione della lista discriminatoria, il Ministero degli esteri israeliano ha annunciato la decisione di sospendere i rapporti con l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.