3 dicembre 2015

Polizia e Forze di Difesa israeliane hanno effettuato, mercoledì mattina, la demolizione a Shuafat (Gerusalemme) dell’abitazione del terrorista di Hamas Ibrahim al-Aqari che lo scorso 5 novembre ha ucciso uno studente e un agente di polizia investendoli deliberatamente con l’auto alla fermata del tram di via Shimon HaTzadik. Il terrorista ha ferito 14 persone (4 poliziotti e 10 pedoni) in due investimenti successivi nel raggio di 500 metri, ed è stato ucciso da un agente dopo che era uscito dal veicolo brandendo una spranga per colpire i feriti. Perirono l’agente della polizia di frontiera Jidan Assad, di 38 anni, originario del villaggio arabo-druso di Beit Jaan, e lo studente di yeshiva Shalom Aharon Baadani, di 17 anni. Dopo l’attentato, la famiglia di Aqari si disse orgogliosa della sua morte “da martire ed eroe”, mentre l’agenzia di stampa ufficiale dell’Autorità Palestinese parlava di un “incidente stradale” in cui “è morto un automobilista di Gerusalemme e sono rimasti feriti degli israeliani”. Il fratello di Aqari, anch’egli di Hamas, condannato all’ergastolo per l’omicidio di un agente di polizia israeliano, venne scarcerato nell’ambito del ricatto per il rilascio dell’ostaggio Gilad Shalit. La demolizione dell’abitazione viene considerata una delle poche misure in grado di esercitare un effetto deterrente su terroristi votati al suicidio.