4 dicembre 2019

Una transgender palestinese e due suoi amici sono stati aggrediti e derubati, martedì, da un gruppo di palestinesi di Kalandia che li hanno presi a calci e pugni e gli hanno sfasciato l’auto. Sammy, originaria di Hebron, venne cacciata dalla famiglia quando venne scoperta la sua identità di genere ed oggi vive a Giaffa dove riceve assistenza dal Centro LGBQT di Tel Aviv. Dopo l’aggressione, Sammy e i suoi amici hanno trovato rifugio al posto di controllo delle Forze di Difesa israeliane all’ingresso di Kalamdia e sono stati riportati in Israele dove hanno ricevuto cure mediche. Lo scorso agosto le autorità palestinesi hanno minacciato di “dare la caccia” e arrestare chiunque osi partecipare a eventi LGBQT nei territori dell’Autorità Palestinese. La minaccia è stata formulata dopo che l’organizzazione palestinese LGBQT alQaws (“arcobaleno” in arabo) aveva indetto un evento a Nablus, in Cisgiordania, volto a promuovere i diritti dei gay e dei transgender nella società palestinese. Secondo la polizia palestinese, l’evento di alQaws costituiva “un affronto ai valori e alle tradizioni del popolo palestinese”. Secondo alQaws, la polizia palestinese etichetta come “dissidenti” i membri della comunità LGBQT ed esorta la popolazione generale a segnalare qualsiasi comportamento “insolito” che possa essere associato a loro. Vedi foto e video su YnetNews