7 giugno 2019

Più di 10mila persone hanno partecipato, giovedì, alla 18esima edizione della parata annuale Gay Pride di Gerusalemme. A margine della manifestazione, la polizia israeliana ha fermato o arrestato alcune decine di persone (una delle quali sorpresa da agenti in borghese con addosso un coltello) che minacciavano in vario modo di intralciare o interrompere la parata. “La polizia agisce sempre con la massima determinazione contro chiunque abbia intenzione o cerchi di intralciare o impedire la parata Gay Pride a Gerusalemme”, si legge in una dichiarazione. Alla manifestazione ha preso parte anche il neo ministro della giustizia Amir Ohana. A proposito dei partecipanti che lo hanno fischiato, Ohana ha detto in un video: “La parata di Gerusalemme è per me molto importante perché Gerusalemme è la capitale d’Israele e sede del governo e delle istituzioni legali. Come liberale che crede profondamente nella libertà di espressione, ho detto al gruppo che mi ha contestato, e che non erano ultra-ortodossi o religiosi, che è importante che siano venuti qui. Spero che questo non offuschi il messaggio principale di questo evento: non importa se sei religioso o laico, di sinistra o di destra, LGBT o no, il messaggio è di tolleranza“.

Gerusalemme addobbata per la parata Gay Pride di giovedì (clicca per ingrandire)

6 giugno 2019: parata Gay Pride a Gerusalemme (clicca per ingrandire)

Il ministro Amir Ohana al Gay Pride di Gerusalemme (clicca per ingrandire)