Scoperto presso Gerusalemme un monumentale sistema idrico dei tempi biblici

Venne usato anche nel primo secolo. Che sia il luogo dove predicava Giovanni Battista?

image_862Gli archeologi hanno appena completato gli scavi, durati otto settimane, presso una grotta vicino al kibbutz Tzuba, nei dintorni di Gerusalemme, scoprendo un monumentale sistema idrico scavato nella roccia che risale ai tempi di Re Ezekia, VIII secolo a.e.v. L’anno scorso il sito ha ricevuto l’attenzione di tutto il mondo per la scoperta di una grotta che sembra essere stata usata da Giovanni Battista e dai suoi seguaci per battesimi e rituali di culto. Gli archeologi dicono che le nuove scoperte presso il sito hanno fatto luce sulla ragione per cui un gruppo di battisti avrebbe scelto questa cava, tra le molte migliaia esistenti sulle colline della Giudea ad ovest di Gerusalemme, come luogo per le loro attività.
Il lavoro archeologico in questo sito viene compiuto da una squadra guidata dal dott. Shimon Gibson e dal prof. James Tabor, dell’università americana del Nord Carolina di Charlotte, con la sponsorizzazione del kibbutz Tzuba e dalla Fondazione per l’Archeologia Biblica.
“Questo è uno dei siti più interessanti in cui io abbia scavato durante la mia intera carriera archeologica – ha detto Gibson – Non solo abbiamo una grotta che sembra essere stata usata da un gruppo di battisti nel primo secolo e.v., ma sembrerebbe che sia stata scelta per tre ragioni: per il suo isolamento, le dimensioni e l’antichità. Quello che i battisti volevano era un posto lontano dai villaggi vicini, abbastanza grande da contenere gruppi di gente che veniva ad immergersi, e abbastanza antico da mettere il lato del culto dei rituali in collegamento con l’epoca dei profeti israeliti”.
I recenti scavi hanno mostrato che la grotta in cui si svolgeva il battesimo faceva parte di un grande sistema idrico dell’età del ferro, tagliato nella roccia a una profondità, in certi punti, di circa 20 metri. Era un’impresa monumentale con un pozzo verticale, un corridoio orizzontale aperto, una rampa di scale sopra un tunnel e tre pozze di gesso esterne, il tutto sul pendio sopra un serbatoio sotterraneo. I ritrovamenti di vasi dimostrano che l’intero sistema idrico fu costruito nell’ottavo secolo a.e.v.. al tempo del re Ezechia, nello stesso periodo del famoso tunnel Siloam a Gerusalemme. “Altri sistemi idrici simili – ha osservato Gibson – sono stati trovati altrove, ma finora solo all’interno di città israelite come Beth Shemesh e Gibeon. Non era mai stato trovato finora un sistema idrico così imponente isolato nella campagna senza nessuna città collegata.”
Un’impresa così imponente, hanno dedotto gli archeologi, poteva essere solo un progetto intrapreso dal regno di Giuda, e doveva essere usato solo dagli abitanti della vicina città biblica di Suba. Gli scavi hanno rivelato che il sistema idrico fu dimesso tra il VII ed il VI secolo a.e.v., benché il serbatoio fosse ancora usato per l’acqua. Durante i periodi persiano ed ellenistico la grotta fu ancora parzialmente usata, ma fu definitivamente abbandonata nel II secolo a.e.v.
Cento anni dopo l’abbandono, la grotta fu utilizzata di nuovo da un gruppo di persone che praticava rituali di culto nella parte frontale della grotta e si immergeva nell’acqua nella parte posteriore. Questi rituali furono mantenuti alla grotta dal tempo di Giovanni Battista stesso fino al II secolo e.v. Vi sono anche prove che i battisti si ungevano i piedi in una struttura di pietra. Infine, la grotta fu adattata dai monaci bizantini per celebrare la memoria di Giovanni Battista, con l’incisione di un’incredibile serie di grandi disegni sui muri della grotta, che raffiguravano Giovanni Battista, la sua testa decapitata, il suo braccio divenuto reliquia, croci e altri simboli. La grotta fu poi abbandonata con l’arrivo dei crociati, e i cristiani locali pare che siano fuggiti per salvarsi la vita.

(Da: MFA, 10.08.05)

Nella foto in alto: L’ingresso della grotta presso il Kibbutz Tzuba