15 luglio 2020

Con il paese investito dalla seconda ondata di coronavirus, il tasso di disoccupazione in Israele è quasi raddoppiato nell’ultimo mese, passando dal 4,5% di metà giugno al 7,6%, stando a un rapporto pubblicato martedì dall’Ufficio Centrale di Statistica. L’industria alimentare è quella che ha licenziato la maggior parte di lavoratori nelle prime due settimane di luglio costituendo il 13,5% del numero totale dei disoccupati, mentre i licenziamenti nell’edilizia hanno rappresentato il 10,8% dei nuovi disoccupati. Secondo il rapporto, i lavoratori in congedo non retribuito sono calati dall’8,4% di giugno al 7,3% dopo che il governo ha varato incentivi per i datori di lavoro per mantengono il personale. Anche così, tuttavia, il ritmo con cui i lavoratori sospesi sono tornati al loro posto di lavoro è rallentato rispetto ai mesi precedenti. La crisi economica sta suscitando crescenti tensioni sociali e manifestazioni di protesta.