20 maggio 2020

Un complesso sotterraneo scavato nella roccia, risalente all’epoca del Secondo Tempio ebraico, è stato recentemente scoperto sotto il pavimento a mosaico di un edificio di epoca bizantina di 1.400 anni fa vicino al Muro Occidentale (“del pianto”) a Gerusalemme. La Israel Antiquities Authority e la Western Wall Heritage Foundation hanno presentato martedì le prime immagini del complesso, che si trova sotto l’ingresso al sito dei tunnel del Muro Occidentale. Gli archeologi spiegano che questa è la prima volta che viene scoperto un complesso di questo tipo in quell’area. Si ritiene che il complesso, costituito da due sale e un cortile disposti su tre livelli collegati da scale scavate nella roccia, sia stato utilizzato dagli abitanti di Gerusalemme all’inizio dell’epoca romana, prima che la città fosse distrutta nel I sec e.v. Dicono gli archeologi Barak Monnickendam-Givon e Tehila Shadiel, che hanno diretto gli scavi, che rimane per ora senza risposta l’interrogativo su come mai siano stati investiti così tanti sforzi e risorse per scavare stanze sotterranee nella roccia viva. In ogni caso, aggiungono, “la ricchezza dei reperti scoperti nello scavo ci offre uno sguardo prezioso sulla vita quotidiana degli abitanti della città antica”.

L’archeologo Barak Monnickendam-Givon nel nuovo complesso scoperto nella città vecchia di Gerusalemme, vicino al Muro Occidentale (clicca per ingrandire)

L’archeologa Tehila Saldiel mostra due lampade a olio trovate negli scavi (clicca per ingrandire)