22 novembre 2021

Attentato terrorista palestinese, domenica mattina, vicino al Monte del Tempio, nella Città Vecchia di Gerusalemme. Ucciso a colpi d’arma da fuoco Eliyahu David Kaye, 26 anni, recentemente immigrato dal Sud Africa, impiegato come guida al Muro Occidentale (“del pianto”), risiedeva nella città centrale di Modiin. Altre quattro persone ferite (due civili e due agenti). L’aggressore armato di mitra (Fadi Abu Shkhaydam, 42enne, noto predicatore nelle moschee di Gerusalemme est affiliato a Hamas) è stato colpito e ucciso dalla reazione delle forze di sicurezza. Un secondo aggressore, armato di coltello, si è dato alla fuga. Il portavoce di Hamas ha celebrato “l’eroica operazione”. Nel pomeriggio di domenica la polizia ha arrestato un 18enne palestinese di Jenin in relazione al ferimento a colpi di coltello di un 67enne israeliano a Giaffa. Inizialmente la polizia sospettava che si trattasse di un tentativo di rapina, ma le indagini hanno rafforzato la valutazione che si sia trattato di un attacco terroristico. Domenica sera centinaia di palestinesi hanno marciato per le vie di Shuafat, Gerusalemme est, a sostegno dell’attentatore Fadi Abu Shkhaydam e dell’ala militare di Hamas, per poi scontrarsi con lanci di pietre e molotov con le forze di sicurezza israeliane. Intanto si apprende che la moglie di Abu Shkhaydam e diversi loro figli sono fuggiti da Gerusalemme tre giorni prima dell’attacco, che era evidentemente premeditato.

Eliyahu David Kaye, 26 anni, ucciso domenica in un attentato palestinese a Gerusalemme (clicca per ingrandire)