5 agosto 2022

“Israele non starà con le mani in mano mentre c’è chi si appresta a colpire i suoi civili. Questo governo ha una politica di tolleranza zero verso ogni tentativo di attacco, di qualsiasi tipo, verso il territorio israeliano”. Lo ha detto venerdì sera il primo ministro israeliano Yair Lapid, parlando pochi istanti dopo che la Jihad Islamica Palestinese aveva iniziato a lanciare razzi da Gaza. “Le organizzazioni terroristiche – ha affermato Lapid – non controlleranno la vita nell’area attorno a Gaza. Non tollereremo alcuna minaccia contro i nostri civili. E non accetteremo nessun ultimatum riguardo alle operazioni delle Forze di Difesa e di sicurezza, anche su altri fronti. Tutti coloro che devono essere arrestati saranno arrestati. Qualsiasi tentativo di colpire civili o soldati riceverà una dura risposta. L’attività odierna a Gaza era mirata contro minacce concrete che impedivano la vita quotidiana nel sud di Israele. Israele non è interessato a un conflitto più ampio a Gaza, ma non lo eviterà se necessario. Chiedo a tutti di attenersi alle direttive nei prossimi giorni – ha continuato Lapid – Ho piena fiducia nella popolazione israeliana e sono sicuro che darà pieno appoggio al nostro sistema di sicurezza. Indipendentemente da quanto tempo ci vorrà, elimineremo la minaccia che incombe sui nostri cittadini. Il popolo di Israele è forte, capisce l’importanza della deterrenza ed è a fianco dei residenti del sud”. Passando all’inglese, Lapid ha aggiunto: “Israele ha effettuato una precisa operazione antiterrorismo contro una minaccia immediata. La nostra battaglia non è contro la gente di Gaza. La Jihad Islamica è un gregario dell’Iran che vuole distruggere lo stato d’Israele e uccidere israeliani innocenti. In questo momento, mentre parliamo, il capo della Jihad Islamica [Ziad Nakhaleh] è a Teheran. Continueremo a fare tutto il necessario per difendere il nostro popolo”.