Fedeli ad Abu Mazen i lanciatori di Qassam

Un capo delle Brigate al-Aqsa rivela le complicità fra Fatah e terrorismo

image_1537I terroristi affiliati al partito Fatah del presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) responsabili di lanci di missili Qassam dalla striscia di Gaza contro civili israeliani sono leali ad Abu Mazen ed eseguono i loro attacchi in conformità con la linea di Fatah. E quanto ha affermato un leader del cosiddetto braccio militare di Fatah in un’intervista a WorldNetDaily.
Da quando è entrato in vigore a Gaza il cessate il fuoco, alla fine dello scorso novembre, gruppi terroristici palestinesi hanno lanciato contro Israele più di 60 missili Qassam, ferendo gravemente due ragazzini israeliani e procurando numerosi danni.
Le Brigate Martiri di al-Aqsa, che si definiscono “braccio militare di Fatah”, hanno rivendicato circa un terzo di questi lanci. Abu Mazen ha definito “rinnegati” i capi delle Brigate al-Aqsa che insistono coi lanci di Qassam, sostenendo di non avere alcun potere di controllo su questi terroristi.
Ma Abu Ahmed, leader delle Brigate al-Aqsa nella parte nord della striscia di Gaza, ha dichiarato a WND che il suo gruppo, che comprende squadre di terroristi dedite al lancio di Qassam, è leale ad Abu MAzen e coordina le sue “operazioni di resistenza” con il partito Fatah.
“Le Brigate Martiri di al-Aqsa – ha detto Abu Ahmed – sono il braccio militare di Fatah e il presidente Abu Mazen è il presidente del movimento. Noi siamo fedeli alla nostra dirigenza e ad Abu Mazen. Tutte le nostre attività sono conformi alla linea politica di Fatah, che consiste nel combattere l’occupazione fino alla creazione di uno stato palestinese. Il lancio di missili fa parte di questa visione”.
Tutti i Qassam lanciati dalla striscia di Gaza (completamente sgomberata da Israele nell’agosto 2005) sono partiti dalla parte nord del territorio, quella di competenza di Abu Ahmed.
Alla domanda su come mai Abu Mazen prenda le distanze dai lanci di Qassam delle Brigate al-Aqsa, Abu Ahmed ha risposto: “Ascolta, conosciamo le dichiarazioni del nostro presidente, ma siamo anche ben consapevoli del sistema politico internazionale che sspinge il presidente ad adottare quelle posizioni”. Abu Ahmed ha aggiunto che Abu Mazen non ha mai chiesto al suo gruppo di cessare i lanci. “Sappiamo qual è la linea politica generale di Fatah – ha spiegato – e agiamo di conseguenza, e posso dire che non ci è mai stato chiesto di cessare i lanci di missili. Pertanto i lanci non compromettono in alcun modo la nostra lealtà e il nostro impegno verso Abu Mazen e la sua leadership”.
Le Brigate Martiri di al-Aqsa, insieme alla Jihad Islamica palestinese, hanno rivendicato tutti gli attentati suicidi realizzati in Israele negli ultimi due anni, compreso quello di aprile a Tel Aviv costato la vita a nove israeliani e a un adolescente americano. Le Brigate al-Aqsa nei mesi scorsi hanno anche firmato decine di sparatorie contro civili israeliani.
Tutti i capi delle Brigate al-Aqsa sono anche membri di Fatah. Molti servono apertamente nelle organizzazioni di sicurezza di Fatah, compresa la Forza 17 che funziona come una forza di polizia a Gaza e in Cisgiordania. Lo scorso giungo Abu Mazen ha nominato comandante di Forza 17 il leader delle Brigate al-Aqsa Mahmoud Damra, che figura sulla lista dei ricercati da Israele per attività terroristiche. In una recente intervista a WND, Abu Yousuf, membro di Forza 17 nella striscia di Gaza settentrionale, ha confermato che molti membri della sua organizzazione sono anche affiliati alle Brigate al-Aqsa. “Durante le ore di servizio, siamo soldati – ha detto Abu Yousuf, lui stesso un leader delle Brigate al-Aqsa – Ma quello che facciamo nel nostro tempo libero è affar nostro. Naturalmente, in quanto membri di Fatah, alcuni di noi sono anche membri delle Brigate al-Aqsa e prendono parte alla lotta contro l’occupante”.

(Da: YnetNews, 4.1.07)

Nella foto in alto: Terroristi delle Brigate martiri di al-Aqsa (Fatah) mostrano le armi durante celebrazioni a Hebron in onore di Saddam Hussein