I cittadini d’Israele cristiani sono circa il 2% del totale. E sono in aumento

Il dato israeliano è in controtendenza rispetto alla maggior parte dei paesi del Medio Oriente dove le comunità cristiane diminuiscono e aumentano le persecuzioni

Natale e Hanukkà a Haifa

Mentre i cittadini cristiani d’Israele si apprestano a celebrare il Natale, l’Ufficio Centrale di Statistica israeliano ha diffuso dati aggiornati sulla comunità cristiana del paese.

Attualmente in Israele vivono 187.900 cristiani, pari all’1,9% della popolazione. La cifra attesta una crescita dell’1,3% nel 2022 rispetto all’anno precedente, e si stima che la comunità continuerà a crescere a un tasso annuo superiore all’1%.

Tre quarti dei cristiani israeliani (75,3%) sono arabi, e costituiscono il 6,9% del totale della popolazione araba d’Israele. Un anno fa, il 31 dicembre 2022, l’Ufficio Centrale di Statistica stimava la popolazione complessiva di Israele in 9.656.000 abitanti, dei quali 7.106.000 ebrei (73%), 2.037.000 arabi (21%) e 513.000 “altri” (5%). La previsione è che nel 2024 la popolazione totale d’Israele supererà i 10 milioni.

Il dato dei cristiani in Israele è in controtendenza rispetto alla maggior parte dei paesi del Medio Oriente dove le comunità cristiane diminuiscono da anni e, soprattutto, subiscono una “crescita spaventosa” di angherie e persecuzioni. Lo afferma l’organizzazione Open Doors, che pubblica ogni anno una “World Watch List” dei paesi dove i cristiani patiscono livelli molto elevati o estremi di persecuzione e discriminazione a causa della loro fede. Tra i primi 50 paesi in cui i cristiani sono stati perseguitati nel corso del 2023 figurano Yemen, Libia, Iran, Afghanistan, Iraq, Marocco, Qatar, Egitto, Turchia e praticamente tutti gli altri paesi del Medio Oriente e a maggioranza musulmana. Israele, ovviamente, non è nella lista.

Secondo l’Ufficio Centrale di Statistica, nel 2021 in Israele si sono sposate 815 coppie cristiane. Lo sposo cristiano ha in media 30,7 anni, la sposa 27,4: queste età sono più alte dell’età media al matrimonio di ebrei e musulmani.

I 50 paesi con i più alti livelli di discriminazione e persecuzione anti-cristiani (clicca l’immagine per la mappa interattiva World Watch List di Open Doors)

Le coppie cristiane tendono ad avere meno figli rispetto alle coppie arabo-israeliane musulmane e alle coppie ebraiche israeliane. Nel 2022, sono nati 2.343 bambini da donne cristiane. Di questi, circa il 73% (1.704 bambini) sono nati da donne cristiane arabe. Nel 2022, il tasso di fertilità delle cristiane israeliane era in media di 1,68 figli per donna. Quello specifico delle cristiane arabe era ancora più basso, pari a 1,62 figli per donna. In generale, considerando tutte le comunità, il tasso di fertilità in Israele nel 2023 risulta in calo dello 0,78% rispetto all’anno precedente. Nella componente ebraica, un rapporto del 2022 del Jerusalem Institute for Polic Research stimava un tasso di fertilità di 6,6 nella comunità ultra-ortodossa, di 3,9 nella popolazione religiosa tradizionale e un tasso di 2,0 figli per donna nella popolazione laica.

Dove vivono i cristiani israeliani? Quasi tre quarti dei cristiani arabi risiedono nel distretto settentrionale (70,2%) e nel distretto di Haifa (13,6%). Al contrario, più di un terzo dei cristiani non arabi (38,7%) vive nel centro del paese e a Tel Aviv, e circa la stessa percentuale (36,5%) vive nei distretti settentrionali e a Haifa. Le località con le popolazioni arabe cristiane più importanti sono Nazareth (20.800), Haifa (16.800), Gerusalemme (13.000) e Shefar’am (10.600).

Secondo l’Ufficio Centrale di Statistica, gli studenti cristiani israeliani tendono ad avere un elevato grado di istruzione. Nel 2022, l’84,1% degli studenti cristiani al 12esimo anno d’istruzione sono risultati idonei per ottenere un certificato di immatricolazione. Più della metà degli studenti arabi cristiani (55,1%) ha proseguito gli studi conseguendo una laurea entro otto anni dal diploma di scuola superiore, contro il 34,6% del totale degli arabi israeliani diplomati e il 48,1% di quelli ebrei.

Nel 2022, quasi tre quarti dei cristiani israeliani di più di 15 anni d’età (70,5%) facevano parte della forza lavoro. In particolare, il 73,5% degli uomini e il 68,2% delle donne. La percentuale scende al 62,2% se si considerano specificamente i cristiani arabi. In ogni caso, il dato dei cristiani israeliani risulta più alto del tasso di partecipazione alla forza lavoro della popolazione israeliana nel suo complesso, che nel 2022 era del 44,61%.

(Da: Jerusalem Post, jns.org, 23.12.23)