11 dicembre 2020

Il 2020 potrebbe chiudersi con il più basso numero di vittime (due) per guerra o terrorismo nella storia di Israele. Secondo il bilancio fornito dalle Forze di Difesa israeliane, da gennaio all’inizio di dicembre sono stati lanciati contro Israele 174 razzi o proiettili di mortaio (per la maggior parte nell’arco di due giorni a febbraio), circa sette volte meno rispetto ai due anni precedenti quando erano stati sparati rispettivamente 1.296 e 1.164 ordigni. “Abbiamo sventato ogni tentativo di infiltrazione terroristica in Israele” ha detto il capo di stato maggiore delle Forze di Difesa israeliane Aviv Kohavi, parlando giovedì ai giornalisti. Kohavi ha anche detto che Israele è riuscito a ottenere una sostanziale diminuzione in Siria del numero di miliziani sostenuti dall’Iran, così come della quantità di armi trasportate attraverso la Siria alle milizie gregarie di Teheran. “Ma c’è ancora molta strada da fare per raggiungere i nostri obiettivi su quel fronte”, ha aggiunto il Kohavi.