17 aprile 2018

Come ogni anno, la Giornata dell’Indipendenza (che quest’anno secondo il calderaio ebraico cade giovedì prossimo) sarà immediatamente preceduta, mercoledì, dal Giorno delle Rimembranze dedicato alla memoria dei caduti in guerra o per terrorismo. In totale, a partire dal 1860, si contano 23.645 soldati, agenti di polizia e membri dei servizi di sicurezza morti nella difesa della comunità ebraica prima dello stato e dello stato di Israele dopo la sua fondazione. Il numero comprende anche i membri della Brigata Ebraica che prestarono volontariamente servizio nell’ambito dell’esercito britannico durante la seconda guerra mondiale contro le forze nazi-fasciste. Nell’ultimo anno sono stati 71 i soldati e i membri dei servizi di sicurezza deceduti in servizio, a cui si aggiungono 12 civili israeliani uccisi in attentati: l’ultimo è Adiel Coleman, un 32enne morto dopo essere stato ripetutamente pugnalato in un attacco terroristico nella città vecchia di Gerusalemme lo scorso 18 marzo. Da quando Israele ha dichiarato l’indipendenza, sono stati 3.134 i civili uccisi in attività nemiche, compresi 122 cittadini stranieri uccisi in attacchi terroristici in Israele e 100 israeliani uccisi in attentati all’estero.