17 maggio 2022

Le forze israeliane hanno sventato un attentato all’arma bianca, martedì vicino a Nablus, quando un palestinese armato di coltello si è avventato contro i soldati in servizio a un posto di controllo, ma è stato colpito e ferito dalla reazione dei militari. Nelle prime ore di lunedì mattina, un altro attentato è stato sventato a est di Ariel quando è stato individuato in tempo e arrestato un 22enne palestinese di Al-Bireh munito di ascia che da un’ora si aggirava in auto alla ricerca di un civile ebreo isolato da colpire. Nell’auto è stato anche trovato il suo “testamento da martire” suicida. Intanto, lunedì sera, un secondo funerale “politico” a Gerusalemme est (dopo quello della giornalista di Al-Jazeera Shireen Abu Akleh) è degenerato in scontri con la polizia israeliana a causa dell’intervento violento di agitatori palestinesi. Già all’inizio del funerale del militante di Hamas (deceduto sabato in seguito a lesioni cerebrali riportate durante gli scontri del mese scorso sul Monte del Tempio), un veicolo si è scagliato verso un cordone di poliziotti, i quali l’hanno fermato sparando alle gomme e hanno arrestato i cinque palestinesi a bordo. La polizia aveva coordinato il funerale con la famiglia del defunto, ma violenti scontri sono scoppiati sul Monte del Tempio e in altri luoghi di Gerusalemme est quando centinaia di palestinesi hanno lanciato una raffica di pietre e ordigni a polvere pirica contro le forze israeliane, sventolando bandiere di Hamas. Feriti numerosi passanti e sei poliziotti, molti i veicoli danneggiati. Hamas e Jihad Islamica hanno invocato un’escalation di scontri con le forze israeliane.

Lunedì, all’uscita dalla moschea al-Aqsa: ancora una volta agitatori palestinesi si sono impadroniti della bara del defunto (un militante di Hamas), facendo degenerare il funerale in scontri e violenze (clicca per ingrandire)