25 maggio 2022

Le Forze di Difesa israeliane hanno respinto un servizio di martedì sera della CNN, basato su testimonianze di parte, secondo cui la giornalista di al Jazeera Shireen Abu Akleh sarebbe stata deliberatamente uccisa dai militari. Le Forze di Difesa israeliane hanno ribadito che l’accusa di una uccisione deliberata è infondata e che non ci possono essere risultati conclusivi sulle circostanze dell’incidente senza un esame balistico del proiettile. “Le Forze di Difesa israeliane – si legge nella nota – stavano operando a Jenin per arrestare sospetti terroristi, dopo che 11 civili israeliani erano stati uccisi in attentati perpetrati da terroristi provenienti dall’area di Jenin, e per prevenire ulteriori attentati. Palestinesi armati hanno sparato indiscriminatamente centinaia di colpi contro le truppe, trasformando il campo di Jenin in una zona di guerra. Le Forze di Difesa israeliane – prosegue la nota – esprimono le loro condoglianze per la morte di Shireen Abu Akleh e chiedono all’Autorità Palestinese di collaborare in un’indagine forense, insieme a rappresentanti degli Stati Uniti, per arrivare a una conclusione definitiva. Senza un’indagine seria e professionale è impossibile stabilire dove ha avuto origine il colpo, e tale indagine deve essere eseguita meticolosamente e sulla base di prove”. “Le affermazioni della CNN secondo cui le Forze di Difesa israeliane hanno sparato intenzionalmente alla giornalista non hanno fondamento – ha affermato il vice ministro degli esteri israeliano Idan Roll – Il rapporto della CNN è pieno di imprecisioni e testimonianze inaffidabili. Chiediamo ancora una volta ai palestinesi di collaborare con Israele nelle indagini sull’incidente, ma loro continuano a rifiutare. Cosa hanno da nascondere?”