4 dicembre 2022

Venerdì scorso alle 16.00 (ora locale), nel villaggio di Hawara, in Cisgiordania, un palestinese armato di coltello (ex detenuto per terrorismo) ha tentato invano di entrare in un veicolo israeliano e aggredirne il conducente. Il terrorista ha poi preso di mira una pattuglia della polizia di frontiera, si è avvicinato e ha pugnalato al viso uno degli agenti. Il capo pattuglia ha cercato di arrestare il terrorista senza usare armi ma questi, aiutato da un paio di altri palestinesi, si è opposto all’arresto e ha tentato di impossessarsi del fucile del poliziotto il quale, a sua volta ferito, temendo per la vita sua e degli altri presenti ha infine sparato al terrorista con una pistola, uccidendolo. Due ore dopo, verso le 18.00, la polizia israeliana diffondeva una foto del poliziotto accoltellato in viso. Ma già 40 minuti dopo l’incidente Mohammed el-Kurd, giornalista palestinese di Gerusalemme est, aveva twittato un video di 23 secondi che mostrava solo il momento dello sparo, ma non i fatti che l’avevano preceduto, con la scritta: “Esecuzione a bruciapelo. Ecco l’Israele che il mondo non vuole farvi vedere”. Domenica mattina, la versione manipolata del video diffusa da el-Kurd era stata vista da 6,4 milioni di persone. Nel frattempo Peter Lerner, ex tenente colonnello e portavoce delle Forze di Difesa israeliane, aveva twittato l’intero video della durata di 38 secondi, scrivendo: “Avete convenientemente twittato una versione tagliata, priva del tentativo di strappare il fucile e dell’accoltellamento, ma solo la parte finale con i colpi letali esplosi per autodifesa”. Domenica mattina il tweet di Peter Lerner con il video completo era stato visto da circa mezzo milione di persone.