9 agosto 2019

Dvir Sorek, 18enne israeliano residente a Ofra (Cisgiordania), è stato assassinato a colpi di pugnale la sera di mercoledì. Il suo corpo è stato ritrovato giovedì mattina vicino all’ingresso del kibbutz Migdal Oz, a Gush Etzion (poco a sud di Gerusalemme). Le forze di sicurezza israeliane sono impegnate in una massiccia caccia a tappeto in tutta l’area, per assicurare alla giustizia i terroristi responsabili dell’attentato. Dvir Sorek era uno studente di hesder yeshiva, un programma che combina studi religiosi e servizio pre-militare. Al momento in cui è stato ucciso non era armato né in uniforme e non aveva ancora iniziato l’addestramento militare. Secondo le prime ricostruzioni, i terroristi lo hanno seguito in un veicolo per un tratto di strada prima di aggredirlo e pugnalarlo ripetutamente. Dopo di che sono fuggiti, abbandonando il corpo sul ciglio della strada. Diciannove anni fa (nell’ottobre 2000), il nonno di Dvir Sorek, il rabbino Binyamin Herling, un sopravvissuto alla Shoà, veniva ucciso a colpi d’arma da fuoco in un attacco terroristico vicino a Nablus compiuto agli inizi della seconda intifada da forze di sicurezza dell’Autorità Palestinese e membri del movimento Fatah contro un gruppo di circa 30 fedeli ebrei in preghiera.

Dvir Sorek (clicca per ingrandire)