9 ottobre 2020

Oltre 20 membri del Parlamento europeo di 15 paesi diversi hanno chiesto di decurtare i fondi per l’Autorità Palestinese fino a quando questa non ripulirà i suoi libri di testo scolastici dall’istigazione all’odio odio contro ebrei e Israele. L’appello giunge a seguito di un rapporto pubblicato dall’Istituto Georg Eckert, con sede in Germania, che affermava di non aver trovato alcuna manifestazione di odio nei libri scolastici palestinesi. Poco dopo, però, si è scoperto che i testi favorevoli alla pace esaminati dall’istituto erano in realtà libri di testo israeliani in lingua araba destinati alle scuole di Gerusalemme est ed erano stati falsamente presentati come testi scolastici palestinesi. Un altro rapporto, redatto dell’Istituto per il monitoraggio della pace e della tolleranza culturale nell’istruzione scolastica (IMPACT-se), riscontrava al contrario scarsi miglioramenti nei programmi scolastici 2020-2021 dell’Autorità Palestinese, con alcuni libri di testo persino più estremisti delle edizioni passate. A seguito del rapporto IMPACT-se, i membri del gruppo interparlamentare multipartitico Transatlantic Friends of Israel (che raccoglie parlamentari europei, canadesi, statunitensi e israeliani) hanno scritto una lettera aperta al responsabile della politica estera dell’Unione Europea, Josep Borrell, e al Commissario per il vicinato e l’allargamento Oliver Varhelyi, esortando a tagliare i rapporti con il Georg Eckert Institute e a trattenere i finanziamenti per l’istruzione palestinese fino a quando non vi saranno veri miglioramenti, sottolineando che gli stipendi dei dipendenti pubblici dell’istruzione dell’Autorità Palestinese sono finanziati dall’Unione Europea.