Ben-Gurion era favorevole al compromesso territoriale

Lo ha ricordato Sharon, citandone le parole testuali.

image_998“Ben-Gurion era disposto ad accettare dolorosi compromessi”. Lo ha ricordato mercoledì il primo ministro israeliano Ariel Sharon parlando nel kibbutz Sde Boker, il kibbutz cui apparteneva e dove è sepolto David Ben-Gurion.
Ed ha aggiunto, citando le parole del fondatore dello stato d’Israele: “Ben-Gurion diceva: Non abbiamo mai dimenticato che questa è la nostra terra, e non vi abbiamo mai rinunciato. Ciò nonostante, in nome della pace siamo disposti a cedere parte di ciò a cui abbiamo diritto”.
“Col passare degli anni – ha continuato Sharon – l’immagine di Ben-Gurion, uno dei leader più forti che la nazione ebraica abbia mai avuto, non fa che crescere. La leadership di Ben-Gurion ha contribuito ad edificare un popolo, e ha gettato le fondamenta di un’entità nazionale. Diceva: Quello che vogliamo è un mondo migliore, un mondo di pace, amicizia, giustizia e onestà, un mondo in cui sia bello vivere. E ancora: La mia prima preoccupazione, come per qualunque ebreo, è per la sopravvivenza e la sicurezza della nazione ebraica”.
A proposito di compromessi territoriali, Sharon ha aggiunto: “Cito le parole di Ben-Gurion, che diceva: quando la scelta è stata fra l’intera Terra d’Israele senza stato ebraica, o uno stato ebraico senza tutta la Terra d’Israele, noi abbiamo scelto per lo stato ebraico senza tutta la terra”.
Secondo Sharon, Ben-Gurion si faceva guidare “dal destino della nazione e dal bene del paese, più che dai sondaggi d’opinione e dai mass-media. Diceva: Non so cosa vuole la nazione, ma so di cosa ha bisogno. A noi – ha concluso Sharon – non resta che andare avanti verso gli obbiettivi che egli ci ha lasciato in eredità”.

(Da: Ha’aretz, YnetNews, 7.12.05)

Nella foto in alto: Ariel Sharon e David Ben-Gurion sulla linea fortificata Bar Lev (Sinai).