“Gerusalemme”, “Anno due della libertà d’Israele”

Queste le parole impresse su un’antica moneta della rivolta di Bar Kochba trovata presso il Monte del Tempio

La moneta della rivolta di Bar Kokhba con incisa con la parola “Gerusalemme” e l’immagine di una palma da dattero (clicca per ingrandire)

In occasione di Lag Ba’Omer, una festa che la tradizione ebraica collega alla rivolta anti-romana del II sec e.v., la Israel Antiquities Authority ha presentato una rara moneta in bronzo risalente appunto al periodo della rivolta di Bar Kokhba (circa 132 d.C.), che è stata scoperta di recente negli scavi condotti, sotto la supervisione della Società per la ricostruzione e lo sviluppo del quartiere ebraico della Città Vecchia di Gerusalemme, nel parco archeologico William Davidson, che si trova tra il Monte del Tempio e la Città di David. Quest’anno la festività di Lag Ba’Omer viene celebrata martedì 12 maggio.

Sul dritto, la moneta è decorata con un grappolo d’uva e la scritta “Anno due della libertà di Israele”. Il rovescio presenta una palma e la scritta “Gerusalemme” in ebraico antico.

Le monete del periodo della rivolta di Bar Kokhba, che proclamavano lo scopo dei ribelli – liberare Gerusalemme dall’occupazione romana dopo la distruzione della città del 70 e.v. – sono ben conosciute dagli archeologi. La scoperta di queste monete aiuta i ricercatori a mappare la rivolta, che ebbe luogo circa 1.900 anni fa. È interessante notare che i ribelli spesso coniavano le monete della rivolta su monete del regime romano con le facce cancellate o danneggiate: un probabile gesto di rivolta e di sfida verso  l’occupazione romana. Le tipiche monete della rivolta presentavano la facciata del Tempio, trombe, la cetra e le iscrizioni: “Redenzione d’Israele” e “Libertà d’Israele”.

La rivolta di Bar Kochba, che durò tre anni e mezzo, fu l’ultima e probabilmente la più grande delle tante rivolte ebraiche contro i sovrani stranieri dei tempi antichi. I ribelli si prepararono con largo anticipo e, secondo quanto riferisce lo storico del III secolo Cassio Dione, per reprimerli fu necessario far confluire nel paese delle legioni romane da altri avamposti dell’impero. La repressione fu durissima. Secondo Cassio Dione, vennero rase al suolo più di mille comunità ebraiche e centinaia di migliaia di ebrei persero la vita. Furono anche giustiziati i capi rabbini che avevano sostenuto Bar Kochba, incluso il famoso studioso Rabbi Akiva.

La moneta della rivolta di Bar Kokhba decorata con un grappolo d’uva e la scritta in ebraico: “Secondo anno della libertà d’Israele” (clicca per ingrandire)

Donald Tzvi Ariel, capo del Dipartimento monete presso la Israel Antiquities Authority, ha esaminato più di 22.000 monete di varie epoche rinvenute durante scavi archeologici nell’area della Città Vecchia di Gerusalemme. Dalla sua indagine risulta che solo quattro di quelle monete risalgono al periodo della rivolta di Bar Kokhba: un numero decisamente esiguo se paragonato al grande numero di monete di Bar Kokhba che sono state trovate al di fuori di Gerusalemme. Fra l’altro, delle quattro monete di Bar Kokhba trovate dentro la città, questa da poco scoperta è l’unica in cui appaia la parola “Gerusalemme”. In realtà, la discrepanza nel numero dei ritrovamenti dentro e fuori Gerusalemme non deve stupire. I ribelli di Bar Kokhba, benché mirassero a farlo, non riuscirono mai a penetrare entro i confini della città. “Gerusalemme era l’obiettivo e il grido di battaglia dei ribelli di Bar-Kochba – spiega Ariel – Ma essi non hanno mai conquistato la città. Questa è la prima volta che una di queste monete viene trovata nell’area negli ultimi 40 anni”.

Si pone piuttosto la questione di come le quattro monete del periodo della rivolta siano riuscite ad arrivare dentro la città. Gli archeologi Moran Hagbi e Joe Uziel suggeriscono la possibilità che le monete siano state portate a Gerusalemme da legionari romani della X Legione (a quanto sembra  accampata all’interno della città) che avevano partecipato alla repressione del rivolta e si erano tenuti per ricordo le monete trovate sui campi di battaglia.

“Si possono usare le monete per conoscere la storia – conclude Ariel – Bar-Kochba voleva conquistare Gerusalemme ma non ci riuscì, e dopo quel periodo l’autonomia ebraica scomparve per quasi 1.900 anni”.

(Da: IAA Spokesperson, Jerusalem Post, Times of Israel, 11.5.20)