Reinventare l’agricoltura: dall’irrigazione goccia a goccia alla coltivazione via smartphone

Video: Israele promuove gli "obiettivi di sviluppo sostenibile" delle Nazioni Unite

Di Eytan Halon

Eytan Halon, autore di questo articolo

L’agricoltura, una delle attività più antiche del mondo, quella che ha sorretto  e letteralmente alimentato l’insediamento umano nel corso della storia, sta subendo cambiamenti fondamentali.

Quando si nomina la tecnologia agricola israeliana, la maggior parte delle persone pensa all’irrigazione goccia a goccia. Ideata nel 1965 dall’azienda Netafim, del kibbutz Hatzerim, da allora la società ha prodotto oltre 150 miliardi di “sgocciolatori” destinati agli agricoltori di 110 paesi. Come gran parte delle innovazioni israeliane, la tecnologia dell’irrigazione “di precisione”nacque dalla necessità, giacché gli agricoltori israeliani si sforzavano di ricavare raccolti dai terreni aridi del deserto del Negev dovendo fare tesoro di risorse idriche estremamente limitate.

Oggi Israele ha in gran parte superato le sue storiche difficoltà in fatto di disponibilità d’acqua per usi sia industriali che domestici, principalmente grazie agli investimenti fatti negli impianti costieri di desalinizzazione. Ma l’ambizione di risolvere le sfide agricole più incalzanti nel mondo non si è certo affievolita. Secondo le stime del governo, l’industria agricola israeliana vale circa 100 miliardi di shekel l’anno (27,68 miliardi di dollari) e ha la potenzialità di esportare prodotti e tecnologie valutati intorno ai 4 miliardi di shekel (1,1 miliardo di dollari).

Martedì e mercoledì di questa settimana, 7.000 delegati provenienti da tutto il mondo, tra cui quasi 300 dall’Autorità Palestinese, si riuniscono a Tel Aviv per la conferenza annuale Agro Mashov, vera e propria vetrina degli ultimi sviluppi in fatto di tecnologia agricola in Israele e nel resto del mondo.

Tecnologia Growth Based Irrigation (GBI) di SupPlant applicata a una piantagione di avocado (clicca per ingrandire)

Tra coloro che coglieranno l’occasione per illustrare la loro tecnologia ci sarà la SupPlant di Afula, un’azienda leader a livello mondiale che sfrutta la tecnologia “internet delle cose” (IoT) nel campo dell’agricoltura. Fondata quattro anni fa, SupPlant ha sviluppato un sistema di irrigazione autonomo, noto come Growth Based Irrigation (GBI) che alimenta le colture in base alle loro esigenze. Ogni 10 minuti, l’algoritmo dell’azienda analizza le previsioni del tempo e i dati raccolti da sensori nel terreno, negli steli e nei frutti per decidere se e quanta acqua fornire alle colture. La società sta ora progettando di lanciare la sua applicazione per smartphone SupPlant.me che utilizza la vasta mole di dati a disposizione di SupPlant e le cognizioni che ne derivano. L’applicazione fornirà a ciascun coltivatore raccomandazioni specifiche sulle dinamiche d’irrigazione basate su una serie di fattori come il tipo di coltura, lo stadio di crescita, il carattere del terreno, la sua posizione e le condizioni climatiche.

“L’umanità sta affrontando problemi difficili, in primo luogo i drammatici cambiamenti climatici – spiega Zohar Ben Ner, fondatore e amministratore delegato di SupPlant – C’è bisogno di un sistema che fornisca una risposta olistica on-line in tempo reale, a fronte di ogni possibile cambiamento e ogni possibile conseguenza sulle colture. La nostra tecnologia consente agli agricoltori di risparmiare sulla spesa idrica per decine di punti percentuali e di incrementare i raccolti in media del 5%”. Il sistema GBI di SupPlant è attualmente operativo in 14 paesi, ognuno sotto la guida di un esperto agronomo specializzato nella coltura in questione e in contatto con il produttore per tutta la stagione.

Oltre all’agricoltura di precisione e alla conservazione dell’acqua, le sessioni della conferenza Agro Mashov presenteranno soluzioni innovative per la coltura di peperoni, la coltivazione della cannabis, l’industria dell’avocado e il controllo naturale dei parassiti. “La conferenza Agro Mashov mette al centro l’agricoltura, mostrando i molteplici livelli di cui è composta – dice l’iniziatore e amministratore delegato della conferenza, Haim Alush – Ogni anno possiamo nuovamente constatare come l’agricoltura viene ottimizzata e migliorata e come vengono introdotte nel settore nuove e interessanti tecnologie”.

(Da: Jerusalem Post, 6.6.19)

Israele ♥ l’ambiente

Come parte del suo impegno per un pianeta più pulito, Israele è orgoglioso di collaborare con altri paesi e organizzazioni internazionali per condividere le sue esperienze nella promozione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) riaffermati dalle Nazioni Unite in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente (5 giugno)

Traduzione
Israele ama l’ambiente.
Operiamo per promuovere un ambiente più verde, in Israele e oltre Israele, e per promuovere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite.
Ecco come.
A seguito dell’Accordo Onu di Parigi del 2017, Israele si è impegnato a convertire in risorse rinnovabili il 17% della sua energia, facendo di Israele un paese coal-free (senza uso di carbone) entro il 2030.
Riciclo dell’acqua.
La tecnologia degli impianti di rigenerazione ripulisce le acque reflue, che vengono successivamente riutilizzate per l’agricoltura. Anche il metano, prodotto collaterale del processo, viene utilizzato come fonte di energia alternativa per il paese. Questa tecnologia previene l’immissione in mare delle acque di scarico. Il 100% delle acque reflue raccolte viene riciclato e viene poi usato per irrigare le zone agricole aride nel sud di Israele.
Energia solare.
Insieme a GE-Alstom e BrightSource Energy, Israele ha realizzato uno dei più grandi progetti di impianto solare al mondo. Un’area di 3 kmq è coperta da pannelli solari collegati a un riscaldatore e la pressione creata dal vapore nelle condutture permette a un generatore di produrre energia solare rinnovabile.
Desalinizzazione.
Sopperisce al 20% della domanda di acqua potabile d’Israele. Grazie alle tecnologie di desalinizzazione, in Israele la carenza d’acqua si è trasformata in eccedenza.
Israele condivide le sue conoscenza ambientali con il mondo fornendo formazione di esperti e tecnologie innovative ed è orgoglioso di promuovere la sostenibilità e la protezione dell’ambiente.
(Da: MFA online, 5.6.19)

Si veda inoltre
Viaggio in Israele: ecologia e sviluppo sostenibile tra deserto e XXI secolo
L’edizione 2019 del viaggio di studio “Alla scoperta di Israele” riservato agli studenti delle scuole superiori italiane