25 settembre 2019

Leah Goldin, madre del soldato israeliano Hadar Goldin caduto a Gaza nella guerra anti-terrorismo del 2014, si è rivolta lunedì al Consiglio Onu per i diritti umani chiedendo agli stati membri di prendere l’iniziativa per il rilascio dei due civili israeliani (con disturbi mentali) e delle salme di due soldati caduti, tutti illegalmente trattenuti a Gaza da Hamas. “Hadar aveva 23 anni – ha detto Leah Goldin – Era fidanzato e doveva sposarsi nell’estate 2014. Ma quell’agosto, alcune ore dopo l’inizio di un cessate il fuoco delle Nazioni Unite, dei terroristi di Hamas uscirono da un tunnel, tesero un’imboscata a un’unità delle Forze di Difesa israeliane e uccisero Hadar. Da cinque anni Hamas trattiene la salma di nostro figlio e quella di un altro soldato, Oron Shaul, in flagrante violazione delle Convenzioni di Ginevra e del diritto umanitario internazionale. Da cinque anni Hamas tormenta crudelmente la nostra famiglia negando a Hadar una giusta sepoltura e persino l’accesso alla Croce Rossa. A giugno – ha concluso Leah Goldin – il Consiglio di Sicurezza ha adottato la risoluzione 2474 che impone a tutte le nazioni di restituire i resti dei caduti nei conflitti armati, e agli inviati speciali dell’Onu di tener conto di questo nell’attuare i loro mandati. Il mese scorso ho incontrato il Segretario Generale Guterres, che ha ribadito il suo pieno sostegno a tale risoluzione, chiedendo il rilascio immediato e incondizionato dei resti di nostro figlio”.

Leah Goldin alle Nazioni Unite (clicca per ingrandire)