6 giugno 2022

Un disegno di legge volto a rinnovare l’applicazione del diritto israeliano ai cittadini israeliani che vivono in Cisgiordania è stato bocciato in prima lettura, lunedì sera alla Knesset, in una votazione che ha visto schierati contro il governo l’opposizione di destra e la Lista (araba) Congiunta insieme a due parlamentari della coalizione di maggioranza che hanno votato contro la misura e altri quattro parlamentari della coalizione che non si sono presentati al voto. Il risultato costituisce una seria battuta d’arresto per la risicata coalizione di governo, con l’opposizione decisa a metterla in crisi anche a costo di bocciare un provvedimento che sostiene ideologicamente, e la cui caduta potrebbe creare una situazione caotica senza precedenti nello status dei cittadini israeliani in Cisgiordania. I parlamentari Ghaida Rinawie Zoabi del Meretz e Mazen Ghanaim di Ra’am sono i membri della coalizione che hanno votato contro il disegno di legge. Gli altri tre parlamentari di Ra’am non si sono presentati al voto, così come la parlamentare di Yamina Idit Silman, già precedentemente passata all’opposizione. Il conteggio finale è stato di 52 voti favorevoli e 58 contrari (essendo altri parlamentari assenti a causa di Covid e altri impedimenti). La legge che estende il diritti israeliano ai cittadini che vivono in Cisgiordania deve essere rinnovata ogni cinque anni e scade con la fine di giugno. Il governo intende rimettere in votazione il disegno di legge nelle prossime settimane.