La guerra dei nazi-islamisti contro lo stato ebraico

9.500 ordigni lanciati contro la popolazione israeliana, 3.000 solo nelle prime quattro ore dell'attacco terrorista del 7 ottobre. Circa 900 gli ordigni palestinesi lanciati da moschee, scuole e ospedali

Rampa lanciarazzi posizionata dentro una sede dall’Associazione Scout Palestinesi (clicca per la video-notizia)

Le Forze di Difesa Israeliane hanno diffuso giovedì dei dati sulle attività militari dall’inizio della guerra scoppiata con la carneficina perpetrata in Israele dai terroristi Hamas il 7 ottobre.

Dall’inizio della guerra sono stati lanciati contro Israele, principalmente dalla striscia di Gaza, circa 9.500 razzi e colpi di mortaio, oltre a decine di droni.

Circa 900 razzi sono stati lanciati da siti civili come moschee, scuole, ospedali e centri culturali. Almeno il 12% dei razzi palestinesi sono ricaduti all’interno della striscia di Gaza (causando vittime e danni).

Circa 2.000 ordigni sono stati intercettati dai sistemi di difesa anti-aerea israeliani: “Cupola di ferro” a corto raggio, “Fionda di David” e Patriot a medio raggio e Arrow a lungo raggio. Le Forze di Difesa israeliane hanno precisato che per la prima volta in assoluto tutte le difese anti-aeree israeliane sono attive contemporaneamente, dall’estremo nord all’estremo sud del paese.

Molti ordigni palestinesi sono caduti in aree non edificate, ma un numero significativo è riuscito a colpire siti civili, provocando vittime e danni. Le Forze di Difesa israeliane non forniscono il tasso di intercettazione, ma in casi precedenti era stato calcolato un tasso di successo stimato del 95% di “Cupola di ferro” nell’abbattere razzi e missili diretti verso aree abitate.

Durante le prime quattro ore dell’attacco di Hamas del 7 ottobre sono stati lanciati dalla striscia di Gaza contro Israele circa 3.000 razzi. Per fare un confronto, durante l’intera guerra anti-terrorismo a Gaza del 2014, durata 50 giorni, vennero lanciati in totale circa 4.000 razzi contro Israele.

Le Forze di Difesa israeliane affermano che, da quando è iniziata l’operazione di terra nella striscia di Gaza, è stata registrata “una significativa diminuzione” della quantità di ordigni lanciati dalla striscia di Gaza.

(Da: Times of Israel, 9.11.23)

 

In questo video, una parte dell’arsenale che avevano con sé i terroristi palestinesi quando hanno aggredito i kibbutz israeliani provenendo da quella striscia di Gaza che qualcuno, anche davanti a queste evidenze, ancora sostiene che prima del 7 ottobre fosse una ”prigione a cielo aperto”: