La scuole dell’Unrwa dominate da Hamas

Non solo magazzini di armi, ma sedi di indottrinamento (finanziate dalla comunità internazionale)

Di David Bedein

David Bedein, autore di questo articolo

David Bedein, autore di questo articolo

Che siano stati trovati razzi e lanciarazzi dentro strutture delle Nazioni Unite nella striscia di Gaza non dovrebbe sorprendere nessuno.

Quindici anni fa i dipendenti a Gaza dell’Unrwa (l’agenzia Onu per i profughi palestinesi) tennero delle elezioni per eleggere i loro dirigenti sindacali. Hamas approfittò della campagna e prese il controllo dell’intero sistema scolastico. Entro il 2012, più del 90% dei dipendenti Unrwa era composto da sostenitori di Hamas. Grazie a questo Hamas ha creato un intero apparato con il compito di mantenere il controllo su tutte le scuole dell’Unrwa che hanno sede nella striscia di Gaza. L’organizzazione, chiamata Al-Kutla Al-Islamiya (Blocco Islamico), ha cambiato i programmi scolastici e ha introdotto nuovi libri di testo. Chiunque esamini le materie d’insegnamento può vedere come l’organizzazione sia tesa a inculcare la propria ideologia nei bambini e nei giovani che abitano nella striscia di Gaza.

La presa del controllo dell’Unrwa è stato realizzato con una manovra dall’interno, svolta dai rappresentanti di Hamas assegnati a ciascuna scuola con il compito di reclutare studenti al Blocco Islamico. Il che ha garantito che le scuole adottassero programmi volti a preparare gli studenti alla lotta armata contro Israele, forgiandone degli “aspiranti shahid” [martiri]” indottrinati al cosiddetto “diritto al ritorno”. Per avere una idea dell’opera di indottrinamento in atto nella striscia di Gaza basta guardare su YouTube i video del Blocco Islamico dove si vedono quelli che dovrebbero essere educatori dell’Unrwa che lavorano agli ordini di Hamas.

Da molti anni il mio istituto (Center for Near East Policy Research) documenta i campi estivi gestiti dall’Unrwa, coadiuvati da un team palestinese. Abbiamo filmati che mostrano chiaramente come i giovani ospiti dei campi “ricreativi” non vengano iniziati ai valori delle Nazioni Unite, bensì ai principi della jihad (guerra santa), sposando concetti come la “liberazione di (tutta) la Palestina” e il “diritto al ritorno” (cioè a invadere Israele) per mezzo della lotta armata.

Maggio 2013: Dirigenti Unrwa in posa con una mappa della "Palestina" (dove risulta cancellato lo stato di Israele)

Maggio 2013: Dirigenti Unrwa in posa con una mappa della “Palestina” (dove risulta cancellato lo stato di Israele)

Benché questo sia un segreto di Pulcinella – tutti i soggetti che finanziano l’Unrwa ne sono al corrente, compresi Stati Uniti e Israele – l’organizzazione viene ancora considerata un’agenzia dedicata all’assistenza e alla previdenza, e che dovrebbe garantire “un’alternativa a Hamas”. Ma se si chiedesse agli abitanti di Gaza che cosa abbia fatto l’Unrwa per loro, risponderebbero “nulla” (a parte perpetuare il loro status di rifugiati). E Hamas sa il perché. Le organizzazioni terroristiche hanno un preciso interesse a che le condizioni rimangano invariate e i milioni di dollari continuino ad affluire. Ecco perché è così importante mantenere eternamente aperta la (falsa) questione del “diritto al ritorno”.

I finanziatori passano attraverso Israele per far pervenire le loro transazioni. Israele riceve il denaro e lo consegna ai funzionari Unrwa, che sono affiliati a Hamas.

Razzi e tunnel sono senz’altro la preoccupazione più urgente in questo momento. Ma nel lungo periodo è il lavaggio del cervello e l’arretratezza degli alunni di Gaza che dovrebbe preoccupare di più: una vera ricetta per una prossima futura conflagrazione. Israele deve insistere per un meccanismo internazionale che segua il corso dei finanziamenti, allo scopo di garantire che libri di testo e insegnanti svolgono il lavoro per cui sono pagati. Tale meccanismo dovrebbe servire innanzitutto a migliorare la vita degli abitanti di Gaza. E come minimo contribuirebbe a ridurre, nel lungo periodo, la minaccia che gli israeliani si trovano ad affrontare. Abbiamo avuto abbastanza commissioni d’inchiesta. Non ne occorrono altre per scoprire come i paesi democratici, Israele compreso, non abbiano impedito che i finanziamenti andassero alle scuole dell’Unrwa dominate da Hamas.

(Da: Israel HaYom, 31.7.14)