Una conduttrice di Sky News dice che lo scambio 150 detenuti contro 50 ostaggi significa che per Israele le vite dei palestinesi valgono meno

Ci si domanda se è solo cretina o se le sue parole indicano il colmo del pregiudizio

Clicca l’immagine per il video su YnetNews (in inglese)

Sin dall’inizio della guerra contro Hamas, Eylon Levy si è adoperato per spiegare la posizione di Israele ai media stranieri, con il suo inglese dall’accento britannico, per conto della Direzione Diplomazia pubblica dell’ufficio del primo ministro. E gli sono state poste un sacco di domande stupide. Ma la domanda che gli ha posto giovedì una conduttrice di Sky News le supera tutte, e l’espressione sul volto di Eylon Levy quando se la sente porre è così eloquente che è diventata virale sul web.

Sottolineando che Israele starebbe per scarcerare 150 detenuti palestinesi in cambio di soli 50 ostaggi, la conduttrice ha chiesto se questo non significa che per Israele la vita dei palestinesi vale meno di quella degli israeliani.

In un post su X, Levy dice che per la prima volta una domanda l’ha lasciato letteralmente “senza parole (ma solo per un secondo)”. Infatti, si è subito ripreso e ha risposto alla domanda definendola, con perfetto understatement, “un’accusa sorprendente”.

“Se potessimo rilasciare un detenuto per ogni ostaggio, ovviamente lo faremmo” ha detto Levy, e ha pazientemente ricordato all’ottusa conduttrice di Sky News che Israele è costretto a muoversi nelle circostanze di un orrendo ricatto e che certamente non ha “scelto” di scarcerare questi detenuti che si sono macchiati di reati contro la sicurezza, compresi molti che hanno commesso aggressioni con armi bianche e armi da fuoco.

“Si noti – ha aggiunto – che la questione della proporzionalità non interessa ai sostenitori palestinesi quando riescono a far uscire un numero maggiore di detenuti”.

Levy ha definito “vergognosa” e “rivoltante” l’accusa a Israele di non dar valore alla vita dei palestinesi perché è disposto a scarcerare un gran numero di terroristi pur di “riavere indietro i nostri bambini innocenti”.

Il post di Levy su X ha suscitato innumerevoli reazioni. Un utente ha sarcasticamente suggerito che Israele dev’essere diventato meno razzista di un tempo visto che dieci anni fa scarcerò 1.024 terroristi per liberare un solo ostaggio, Gilad Shalit. Un altro utente ha osservato: “Siamo letteralmente circondati da idioti”.

“Anche solo mettere nella stessa frase, sullo stesso piano, gli ostaggi totalmente innocenti rapiti da Hamas e i detenuti colpevoli di accoltellamenti, tentati omicidi e altri crimini, è di per sé disgustoso – ha detto al Jerusalem Post Gary Mond, presidente della National Jewish Assembly – Il fatto stesso che un giornalista possa fare un simile paragone è una dimostrazione di quanto sia profondo il pregiudizio anti-israeliano”.

Il mese scorso un conduttore di Sky News, parlando con Eylon Levy del razzo palestinese ricaduto nel parcheggio di un ospedale della striscia di Gaza, disse a Levy: “Se voi non bombardaste Gaza, la gente non si troverebbe a rifugiarsi nel parcheggio di un ospedale”.

Levy aveva risposto: “Argomento molto calzante, e se Hamas non ci avesse invaso la mattina del 7 ottobre, se non avesse massacrato 1.400 persone, mutilate 4.000 e preso 200 ostaggi compiendo il peggior attacco terroristico della storia mondiale dai tempi del 11 settembre, non saremmo coinvolti in questa guerra. Noi non volevamo questa guerra, non l’abbiamo iniziata noi. È una guerra nella quale Hamas ci ha trascinati con il crimine di guerra del massacro del 7 ottobre, ed è una guerra che siamo determinati a vincere perché non abbiamo altra scelta. Non possiamo esistere con questa organizzazione terroristica in stile ISIS al nostro confine”.

(Da: YnetNews, Jerusalem Post, 23.11.23)

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