Il rapporto delle Nazioni Unite conferma l’uso delle strutture Onu da parte dei terroristi di Gaza

Israele ha collaborato con l’inchiesta internazionale, che ha esaminato casi già tutti indagati dalle autorità israeliane

Un lancia razzi palestinese (nel cerchio rosso in basso) posizionato a ridosso di un edificio dell'Onu

Un lancia razzi palestinese (evidenziato dal cerchio rosso in basso) posizionato a ridosso di un edificio dell’Onu (clicca per ingrandire)

“Israele ha ricevuto una sintesi del rapporto della Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite e la studierà con attenzione allo scopo di proseguire la sua collaborazione con il Segretario Generale delle Nazioni Unite e il suo staff per quanto riguarda la salvaguardia delle strutture delle Nazioni Unite, in particolare nei periodi di conflitto armato”. Lo afferma un comunicato diffuso lunedì scorso dal Ministero egli esteri israeliano, che prosegue: “Come dice il Segretario Generale nella lettera d’accompagnamento, Israele ha pienamente cooperato con questa indagine e ha agevolato il lavoro della Commissione nell’adempimento del suo mandato. Questa collaborazione dimostra ancora una volta che Israele, quando gli viene chiesto di contribuire a un’indagine professionale e imparziale, risponde in maniera collaborativa, aperta e disponibile, nonostante le riserve che può avere circa alcuni aspetti dell’impostazione dell’indagine, dei suoi risultati e delle conclusioni del rapporto”.

“La sintesi del rapporto – prosegue il comunicato – documenta chiaramente come le organizzazioni terroristiche nella striscia di Gaza abbiano approfittato delle strutture delle Nazioni Unite. Israele è impegnato a operare di concerto con le Nazioni Unite al fine di migliorare la sicurezza delle strutture Onu nella striscia di Gaza, con particolare attenzione alla prevenzione del loro utilizzo da parte di terroristi. Inoltre, Israele è pronto ad allargare la propria assistenza all’Unrwa (l’agenzia Onu per i profughi palestinesi), con l’obiettivo di prevenire il ripetersi di circostanze che vedono le strutture delle Nazioni Unite sfruttate per lo svolgimento di attività terroristiche, in manifesta violazione del diritto internazionale e in un modo tale da mette gravemente in pericolo i civili, compreso lo stesso personale Onu”.

Un razzo palestiense lanciato la scorsa estate dal cortile di una struttura Onu (clicca per ingrandire)

Un razzo palestiense lanciato la scorsa estate dal cortile di una struttura Onu (clicca per ingrandire)

Il comunicato di Gerusalemme si conclude sottolineando che “tutti gli incidenti attribuiti a Israele nel rapporto Onu sono già stati oggetto di indagini approfondite e, quando necessario, di inchieste penali ad opera delle competenti autorità israeliane: il che costituisce ulteriore riprova della serietà con cui Israele affronta questa problematica, della sua volontà e capacità di condurre indagini indipendenti, e del suo impegno verso il rispetto della legge. Israele fa ogni sforzo possibile per evitare danni a siti sensibili, a fronte di gruppi terroristici che non solo cercano sistematicamente di colpire i civili israeliani, ma che non esitano a usare i civili palestinesi e le strutture delle Nazioni Unite come scudi per le loro attività terroristiche”.

(Da: MFA, 27.4.15)

Si veda anche: Morti per evitare danni ai civili palestinesi