Macron: l’anti-sionismo è una forma moderna di antisemitismo

Il presidente francese ha parlato di una rinascita dell'antisemitismo, in Francia e in Europa, "che probabilmente non ha precedenti dai tempi della seconda guerra mondiale"

Il presidente francese Emmanuel Macron accanto a una delle decine di tombe sfregiate con la svastica nel cimitero ebraico di Quatzenheim, in Alsazia

Il governo francese adotterà la definizione di antisemitismo dell’International Holocaust Remembrance Alliance e proporrà una legge per limitare la propagazione dell’odio on-line. Lo ha affermato mercoledì il presidente francese Emmanuel Macron sottolineando che, in effetti, l’anti-sionismo è una forma di antisemitismo.

Sottolineando che la Francia e altre parti d’Europa stanno assistendo negli ultimi anni a “una rinascita dell’antisemitismo tale che probabilmente non ha precedenti dalla seconda guerra mondiale”, Macron ha affermato che l’applicazione della definizione operativa di antisemitismo formulata nel 2016 dall’International Holocaust Remembrance Alliance aiuterà a guidare le forze di polizia, i magistrati e gli insegnanti nel loro lavoro quotidiano.

La definizione è nota per affermare che, fra i vari comportamenti che si devono definire antisemiti, vanno annoverati anche quello di “accusare gli ebrei in quanto popolo, o Israele in quanto Stato, d’aver inventato o esagerato la Shoà” e “paragonare la politica israeliana contemporanea a quella dei nazisti” e quello di “negare al popolo ebraico il diritto all’autodeterminazione, ad esempio sostenendo che l’esistenza di uno Stato d’Israele sia in quanto tale un’impresa razzista”.

Ilan Halimi, il ragazzo ebreo francese ucciso da islamisti antisemiti nel 2006 (clicca la foto per la spiegazione)

Macron ha detto di condividere questa definizione. “L’anti-sionismo – ha spiegato – è una delle forme moderne dell’antisemitismo. Dietro la negazione dell’esistenza di Israele, ciò che si nasconde è l’odio per gli ebrei”. Macron ha indicato l’antisemitismo fondato “sull’islamismo estremista” come un’ideologia che dilaga nei quartieri multietnici e diseredati di Francia.

Macron ha inoltre annunciato che a maggio il suo partito introdurrà in parlamento una legge per obbligare i social network a ritirare i discorsi di istigazione all’odio pubblicati on-line e utilizzare tutti i mezzi disponibili per identificare gli autori “il più rapidamente possibile”. In particolare, ha denunciato il fatto che Twitter lascia passare giorni, a volte settimane, prima di rimuovere i contenuti di odio e aiutare le autorità in modo che possano condurre indagini giudiziarie.

Il giorno prima, Macron aveva visitato il cimitero del villaggio di Quatzenheim, nella Francia orientale, dove più di 90 tombe ebraiche sono state sfregiate con svastiche e oltraggi antisemiti. La televisione France 3, che trasmetteva la visita in diretta, ha dichiarato d’essersi trovata costretta a interrompere il feed dal vivo ai suoi oltre 1,3 milioni di follower su Facebook dopo essere stata sommersa da un’eccezionale ondata di commenti e improperi antisemiti. “Stiamo parlando di esplicite minacce di morte – ha spiegato l’emittente in una dichiarazione – e di commenti apertamente antisemiti e razzisti come ‘Heil Hitler’, ‘sporchi ebrei’ o ‘sporco ebreo’ rivolti a Macron e ai rappresentanti della comunità ebraica. Nel giro di pochi minuti, la quantità di commenti abietti e illeciti è andata ben oltre la nostra capacità di moderare l’assalto. Ci rifiutiamo di veicolare l’odio”.

“Hamas Hamas, ebrei al gas”

Oltre all’aggressione verbale di sabato scorso contro il filosofo ebreo Alain Finkielkraut da parte di manifestanti dei gilet gialli con urla come “sporco sionista” e “questa è la Francia, vattene a Tel Aviv”, fra i casi più recenti di antisemitismo in Francia si registrano svastiche e slogan antisemiti dipinti su un monumento in un cimitero presso Lione, svastiche disegnate su ritratti di Simone Veil (la sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti, successivamente diventata presidente del Parlamento europeo, mancata nel 2017), la parola “Juden” (ebreo, in tedesco) dipinta sulla vetrina di un bagel café, a Parigi, il vandalismo contro gli alberi piantati in memoria del giovane ebreo Ilan Halimi, orrendamente torturato a morte nel 2006 da delinquenti islamisti antisemiti.

La scorsa settimana il governo francese ha riferito di un forte aumento degli episodi di antisemitismo: 541 incidenti registrati nel 2018, più 74% rispetto ai 311 registrati nel 2017. I commentatori additano sia l’istigazione dell’estrema destra, sia quella degli islamisti e di frange di estrema sinistra.”Tutto questo è un nostro fallimento – ha detto Macron – È arrivato il momento di agire, perché non possiamo assuefarci alle sole parole di indignazione”.

(Da: YnetNews, israele.net, 21.2.19)

Anti-sionismo o antisemitismo? Fathi Hammad, già “ministro” degli interni di Hamas, comizio a Gaza del 12 luglio 2018 trasmesso dalla tv Al-Jazeera: “La prima cosa è ripulire la Palestina dal sudiciume degli ebrei” (clicca la foto per il video con sottotitoli in inglese)