“Mai più” in ebraico e arabo, grazie agli Accordi di Abramo

Vera Kriegel, sopravvissuta ad Auschwitz, ha portato la sua testimonianza a giovani leader di Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Marocco e Arabia Saudita che hanno recentemente visitato Yad Vashem

La sopravvissuta Vera Kriegel durante la video commemorazione della Shoà organizzata da Sharaka

La Giornata Internazionale della Memoria della Shoà è stata commemorata insieme, questa settimana, da giovani esponenti israeliani e di paesi arabi e del Golfo nel primo evento di questo genere mai organizzato in Medio Oriente.

Vera Kriegel, ebrea sopravvissuta ad Auschwitz, ha parlato della propria esperienza nelle mani del medico nazista Josef Mengele, rivolgendosi ai partecipanti dell’evento collegati da Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Marocco e Arabia Saudita. L’iniziativa fa seguito alla loro visita del mese scorso a Yad Vashem, il museo e memoriale della Shoà a Gerusalemme.

All’evento online, organizzato dal Gulf-Israel Center for Social Entrepreneurship (Sharaka), è intervenuto anche il presidente d’Israele Reuven Rivlin, il quale ha detto che era “molto commovente” veder operare insieme giovani di tutte le religioni e di tutta la regione. “Abbiamo qui riunito – ha detto Rivlin – sopravvissuti alla Shoà e giovani esponenti israeliani e del Golfo, ebrei, musulmani, cristiani e drusi, per dire tutti insieme: mai più. Questa pandemia ha chiuso i confini e ci ha allontanati, ma ci ha anche ricordato la nostra umanità condivisa e la necessità di operare insieme. Purtroppo, il coronavirus ha anche dato la stura a nuove teorie complottiste antisemite, e continuiamo a vedere attacchi contro sinagoghe e istituzioni ebraiche”.

Più di 100 partecipanti da tutto il mondo si sono scambiati messaggi emozionanti durante la video conferenza Zoom, ad esempio insegnandosi l’un l’altro come scrivere “mai più” in ebraico e arabo.

La delegazione di Sharaka a Yad Vashem il 13 dicembre 2020

Il Centro per l’imprenditoria sociale del Golfo e Israele Sharaka ha colto l’occasione per promuovere un piano d’azione che comprende la “promozione” della definizione di antisemitismo redatta dalla International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA), che include, fra gli altri, diversi esempi operativi relativi al pregiudizio antisemita che si esercita contro Israele visto come collettivo ebraico. Il piano d’azione di Sharaka comprende anche un impegno contro le campagne discriminatorie del movimento BDS (per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele).

Trattenendo le lacrime, la sopravvissuta Vera Kriegel ha detto ai giovani esponenti arabi: “Sono così felice, così commossa, così tutto, e vi abbraccio tutti. Sono così contenta che volete sapere tutto del passato. È estremamente importante”. Esordendo con il saluto arabo salaam alaikum (“La pace sia con voi”), Kriegel ha ricordato: “Ero una cavia per il demoniaco dottor Mengele. La mia autostima, il mio orgoglio, la mia identità, tutto mi era stato portato via. Ero diventata un nulla totale. Ero diventata un numero, tatuato sul braccio: A26946. Questa era la mia identità”.

Amjad Taha, co-fondatore di Sharaka, si è rivolto a Vera Kriegel dicendole che ora ha una nuova casa nel Bahrain “e nel cuore di chiunque ami la pace”. E ha proposto che paesi come il suo e gli Emirati Arabi Uniti includano l’insegnamento della persecuzione nazista degli ebrei nei programmi scolastici. “Da giovani fino alla laurea, dovrebbero essere informati sulla Shoà – ha detto Taha – e sui modi per contrastare l’antisemitismo”.

Majid Al-Sarrah, degli Emirati Arabi Uniti, ha affermato: “Viviamo insieme, stiamo uniti e insieme costruiremo un mondo libero dall’antisemitismo e dall’odio”. L’attivista per i diritti delle donne Mashael Al-Shemeri, del Bahrein, ha dichiarato: “Vorrei dire a tutti gli ebrei e al popolo di Israele: non siete più soli”. Najat Al-Saeed, ricercatrice e analista dall’Arabia Saudita, ha sottolineato: “Dobbiamo educare le giovani generazioni su tutti gli orrori della Shoà, e assicurarci che la Shoà venga insegnata nelle scuole dei paesi degli Accordi di Abramo e che vengano designati degli incaricati speciali per preservare la memoria della Shoà”.

(Da: Times of Israel, 25.1.21)

Una schermata della video commemorazione della Shoà organizzata da Sharaka