Gli Stati Uniti e le Nazioni Unite stanno per rivelare attesissimi piani per combattere l'antisemitismo. Nutriamo decisamente più fiducia nell'impegno dell'America nella lotta all'antisemitismo che in quello dell’Onu
Ti piacerebbe se tuo nonno continuasse a non far altro che lamentarsi del fatto che perse una gamba decenni fa mentre guidava ubriaco e un pedone gli comparve davanti e lui dovette sterzare finendo contro un albero?
Ai primi di maggio Amnesty International ha pubblicato un rapporto di 82 pagine intitolato "Apartheid automatizzato: come il riconoscimento facciale segmenta, segrega e controlla i palestinesi nei Territori Occupati Palestinesi". Leggerlo sarebbe una pura perdita tempo.
Durante i recenti combattimenti fra Israele e l'organizzazione terroristica Jihad Islamica Palestinese, i terroristi hanno lanciato più di 1.000 razzi contro la popolazione israeliana.
In un'intervista a Frontlines, il ministro degli esteri israeliano Eli Cohen ha detto d'essersi fissato l'obiettivo di raddoppiare nel 2023 il numero di paesi con l’ambasciata a Gerusalemme.
Lo scorso 10 maggio vari account Twitter iracheni hanno postato un video in cui Qais Al-Khazali, capo della milizia sciita irachena Asaib Ahl Al-Haqq sostenuta dall'Iran, afferma che il Mossad israeliano ha utilizzato una prostituta per orchestrare l'assassinio del primo imam sciita
Mi è stato chiesto perché amo Israele. Dopotutto, Israele è ancora in guerra con il mio paese natale, il Libano, di cui un tempo occupava una parte, per non parlare del persistente conflitto con i palestinesi.
Quella vergogna che sono diventate le Nazioni Unite hanno offerto il podio al senile presidente dell'Autorità Palestinese Abu Mazen per uno speciale evento anti-israeliano organizzato all’Onu in lode della nakba
Per molti anni le principali potenze arabe utilizzarono il popolo palestinese e il conflitto con Israele per i loro obiettivi: in genere, repressione interna e aggressione all'estero.
Le informazioni più importanti sull’ultima ondata di scontri tra Israele e Gaza sono quelle che la corrispondente Raja Abdulrahim del New York Times ha omesso dalla sua scheda esplicativa