22 Gennaio 2021
Israele ha vaccinato oltre 2,4 milioni di persone con la prima dose e circa 800.000 con la seconda dose. Secondo questi dati, il 27% di tutti gli israeliani è stato vaccinato almeno una volta, mentre il 9% ha ricevuto le due dosi necessarie per sviluppare anticorpi contro il coronavirus. Intanto il servizio carcerario israeliano ha annunciato, giovedì sera, d’aver terminato la vaccinazione dei detenuti nel paese. Secondo la comunicazione, circa il 73% dei detenuti è stato vaccinato mentre gli altri hanno rifiutato l’iniezione.
Due cittadini ricevono la seconda dose di vaccino Pfizer-BioNTech rispettivamente da un paramedico dell’esercito (a sinistra) e da una sanitaria arabo-israeliana, in un centro per vaccinazioni allestito nel parcheggio di un centro commerciale a Givataim, presso Tel Aviv (clicca per ingrandire)
22 Gennaio 2021
E’ stata rinvenuta a Tiberiade, nel nord di Israele, una delle più antiche moschee del mondo. Quando l’islam iniziò a diffondersi, nel VII secolo e.v., furono costruite moschee in tutto il Medio Oriente e molte sono sopravvissute fino ad oggi come luoghi santi e di pellegrinaggio. Una di queste prime moschee è stata scoperta a Tiberiade da scavi che hanno portato alla luce uno strato più antico sotto l’antica moschea della città. Secondo Katia Cytryn-Silverman, dell’Università di Gerusalemme, che supervisiona lo scavo, quella di Tiberiade potrebbe essere la moschea più antica del mondo che possa essere scavata dato che la maggior parte delle altre sono tuttora in uso. La moschea Al-Juma si trova a sud della città, ai piedi del monte Berenice, presso le sponde del Lago Kinneret. Prima che Cytryn-Silverman iniziasse gli scavi 11 anni fa, gli studiosi ritenevano che la struttura al centro del sito fosse un mercato del periodo bizantino. Cytryn-Silverman ha scoperto che si trattava di una moschea dell’VIII secolo, all’inizio del periodo islamico. Ma i risultati degli ultimi anni hanno dimostrato che sotto questa struttura si trova un’altra moschea ancora più antica, risalente al VII secolo. Prima dell’identificazione della moschea di Tiberiade, la più antica moschea scavabile era quella di Wasit, in Iraq, risalente al 703. Cytryn-Silverman ha fatto la prima presentazione pubblica delle sue scoperte la settimana scorsa, in una conferenza organizzata dall’Università di Gerusalemme e dall’Istituto Ben-Zvi in occasione del due-millesimo anniversario della fondazione di Tiberiade. La città fu importante anche nel periodo islamico: dopo la conquista araba, divenne infatti la capitale di Jund al-Urdunn, il distretto militare della Giordania. Gli scavi a Tiberiade dovrebbero riprendere a breve, in collaborazione tra l’Università di Gerusalemme e l’Istituto Protestante Tedesco di Archeologia sul Monte degli Ulivi.
Scavi a Tiberiade presso il sito di una delle moschee più antiche del mondo (clicca per ingrandire)
I resti della moschea (clicca per ingrandire)
22 Gennaio 2021
L’ambasciatore israeliano negli Stati Uniti e alle Nazioni Unite, Gilad Erdan, ha accolto con favore la decisione del presidente americano Joe Biden di rientrare nell’Accordo di Parigi sul clima. “Il cambiamento climatico è una delle maggiori sfide che il nostro pianeta deve affrontare e dobbiamo combatterlo tutti insieme”, ha scritto Erdan su Twitter.
22 Gennaio 2021
Israele e Marocco hanno firmato giovedì un accordo per operare voli diretti tra i due paesi. Si tratta del terzo accordo sul trasporto aereo firmato di recente, dopo quello con Emirati Arabi Uniti e Bahrain, nel quadro del processo di normalizzazione avviato con gli Accordi di Abramo.
22 Gennaio 2021
Per la prima volta dalla fine di ottobre, il tasso di trasmissione R del coronavirus in Israele è sceso al di sotto di 1 (0,99) il che significa che il numero di casi attivi sta diminuendo e l’epidemia del paese sta rallentando. I dati sono stati diffusi dal vice ministro della salute Yoav Kisch secondo il quale, sebbene il paese stia iniziando a vedere una lenta tendenza al ribasso nel numero di contagi, il calo è minacciato dalla diffusione della mutazione cosiddetta britannica del coronavirus, che è più contagiosa.
21 Gennaio 2021
Il presidente d’Israele Reuven Rivlin ha inviato le congratulazioni del paese al nuovo presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. “È per me un grande piacere – ha scritto Rivlin – congratularmi con lei per la sua designazione a 46esimo presidente degli Stati Uniti d’America. A nome del popolo di Israele, lasci che mandi i nostri migliori auguri a lei, alla vice presidente Harris, alle vostre famiglie e a tutto il popolo americano in questa importante giornata”.
21 Gennaio 2021
Un’iscrizione greca di 1.500 anni fa recante la scritta “Cristo nato da Maria” è stata portata alla luce nel nord di Israele. Lo ha annunciato mercoledì l’Autorità Israeliana per le Antichità. Gli archeologi hanno scoperto l’iscrizione all’ingresso di un imponente edificio risalente al periodo bizantino o al primo periodo islamico (fine V secolo e.v.) caratterizzato da pavimenti a mosaico a disegno geometrico, durante scavi di controllo diretti da Tzachi Lang e Kojan Haku in vista della costruzione di una strada nel villaggio di et-Taiyiba (Taibe), nella valle di Jezreel (Esdrelon). Nell’iscrizione, decifrata da Leah Di Segni, ricercatrice presso l’Istituto di Archeologia dell’Università di Gerusalemme, si legge: “Cristo nato da Maria. Quest’opera del vescovo timorato di Dio e pio [Theodo]sius e il misero Th[omas] fu costruita dalle fondamenta. Chiunque entri dovrebbe pregare per loro”. Teodosio fu l’arcivescovo regionale della metropoli di Bet She’an a cui apparteneva et-Taiyiba nel V secolo e.v. Le parole “Cristo nato da Maria” erano ampiamente usate all’inizio dei testi come forma di benedizione augurale. “Questa la prima testimonianza dell’esistenza della chiesa bizantina nel villaggio di et-Taiyiba e si aggiunge ad altri reperti che attestano le attività dei cristiani che vivevano nella regione”, ha spiegato l’archeologo Walid Atrash della Israel Antiquities Authority. Nella zona sono stati rinvenuti, tra l’altro, i resti di una chiesa di epoca crociata e di un antico monastero.
L’iscrizione rinvenuta a et-Taiyiba (clicca per ingrandire)
Pavimento musivo dell’edificio di epoca islamica dove era stata riutilizzata la pietra con l’iscrizione greca (clicca per ingrandire)
Studenti del programma pre-militare Hanaton che partecipano agli scavi archeologici di et-Taiyiba (clicca per ingrandire)
21 Gennaio 2021
In una dichiarazione ad Al-Araby TV (del Qatar), il primo ministro dell’Autorità Palestinese Mohammad Shtayyeh ha affermato che l’attuale presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) sarà il candidato presidenziale del partito Fatah nelle elezioni palestinesi fissate per la fine di luglio. I palestinesi, divisi tra Fatah che governa in Cisgiordania e Hamas che controlla Gaza, non tengono elezioni nazionali da 15 anni ed elezioni presidenziali da 16 anni. Venerdì scorso Abu Mazen ha emesso un decreto che indice nuove elezioni. Nel corso degli anni, l’85enne Abu Mazen aveva più volte indicato che non intendeva candidarsi per un altro mandato.
21 Gennaio 2021
Clalit e Meuhedet, due delle maggiori casse-mutua israeliane, hanno annunciato mercoledì che i loro assistiti di età pari o superiore a 35 anni sono invitati a prenotare un appuntamento per farsi vaccinare contro il coronavirus. Pur attenendosi alle istruzioni del Ministero della Salute di vaccinare dai 40 anni in su, ha spiegato Clalit in un comunicato, le prenotazioni sono state aperte a cittadini più giovani “in modo da non sprecare la capacità di vaccinazione oltre 100.000 persone al giorno”. Il Comitato del Ministero della salute per la priorità vaccinale si riunisce giovedì per decidere se abolire completamente i limiti di età aprendo la vaccinazione a tutta la popolazione o dare priorità ai giovani tra 16 e 18 anni per consentire loro di tornare a scuola.
21 Gennaio 2021
Secondo i dati diffusi mercoledì mattina dal ministro israeliano della salute Yuli Edelstein, il giorno prima Israele ha stabilito un nuovo record somministrando oltre 210.000 vaccinazioni in 24 ore. Edelstein ha detto che mercoledì mattina si contavano 2.272.000 israeliani che avevano ricevuto la prima dose, e 550.000 di questi hanno ricevuto anche la seconda dose. Il numero ammonta a quasi un quarto dei 9,3 milioni di cittadini israeliani.
Vaccinazione anti-coronavirus in un ambulatorio Clalit a Gerusalemme (clicca per ingrandire)
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